27 gennaio 2014

Ricettina del lunedì..... la novità del 2014

foto presa dal web

Buona settimana a tutti,
ieri sera vagando nel web ho trovato lo spunto per questo post che spero possa diventare un'appuntamento fisso di inizio settimana, sempre che la mia vena non si esaurisca e che la cosa non diventi troppo noiosa per voi. 
Devo dire che l'argomento esula un poco da quella che è l'impostazione del mio blog, ma io sono molto legata alla mia terra e alle sue tradizioni e questa nuova immagine di "bamboleenonsolo" può servire a farvi conoscere un poco di Valtellina.
Pertanto, grazie all'amica Elisabetta che mi ha fornito l'imput ho deciso di postare una ricetta valtellinese, con cadenza più o meno regolare.
Devo anche ringraziare Paola perchè, da perfetta padrona di casa,  con i suoi post culinari del venerdì mi ha dato l'idea di questo appuntamento gastronomico....
E ora veniamo al dunque:

RICETTINA DEL LUNEDI':
"TARO'Z"

Patate gr. 900 - fagiolini  (preferibilmente freschi od anche conservati) gr. 500 - formaggio "Casera" gr. 200 - burro gr. 70 - pancetta  gr 50 (non indispensabile) -  cipolla - sale - pepe
(dose per 4 persone)

In una pentola con acqua bollente cuocere le patate sbucciate e i fagiolini.
A parte, in padella soffriggere un poco di burro con la pancetta tritata.
Scolare le patate e  i fagiolini e aggiungerli al soffritto, salare e pepare.
Mentre si lascia cuocere il tutto per circa 10 minuti con un cucchiaio di legno pestare le patate ed i fagiolini sminuzzandoli.
Disporre poi questo composto in una terrina, disporre sopra il casera tagliato a fettine. tenendo al caldo il tutto.
Soffriggere la cipolla affettata nel burro e una volta che ha assunto un bel color nocciola, versarlo sui taròz.
Servire il piatto ben caldo annaffiato da un buon vino rosso e.... 

BUON APPETITO!!!  


13 gennaio 2014

"Doll Therapy"

Alzheimer.... chi non ne ha sentito parlare?
A volte, al di là della gravità della malattia si è portati a sorridere, un pò per superficialità, un pò per ignoranza , per un atteggiamento bizzarro del malato....
Quando però questa patologia tocca qualcuno vicino a te, ti rendi conto della drammaticità della situazione.
Quando i familiari, con fatica e disagio devono affrontare gli aspetti della vita quotidiana rapportata alle nuove esigenze, non sempre comprensibili, del malato.
Ho sentito parlare a questo proposito della "Doll Therapy", introdotta da una psicoterapeuta svedese e che si sta sperimentando presso alcuni istituti specializzati, pare stia dando dei risultati positivi.
Ho pensato allora che,  al di là dell'aspetto ludico, anche la mia modestissima Waldorf poteva rappresentare un piccolo aiuto e .... detto.... fatto!!!
"Bella" , non è una "empathy doll" e non ha un cuore meccanico che simula il battito cardiaco, ma è stata fatta con le mani, con tanto amore e con il cuore è stata consegnata, con la grande speranza che possa rappresentare un infinitesimale aiuto, un sollievo per quelle persone che sono ancora tra noi ma per le quali siamo quasi degli sconosciuti.
Patri


P.s. la mia bambola è stata chiamata "Bella" dall'interessata.....

06 gennaio 2014

"GABINAT" a tutti gli amici che leggono...




Buongiorno a tutti e ....

Gabinat   ....  questo è l'augurio che passa di bocca in bocca in queste ore e per non dimenticare le nostre tradizioni lo passo a tutti voi...


In Valtellina, il "gabinát" è un'antica tradizione in uso il 6 gennaio, giorno dell'Epifania
All’Epifania, che “tütt i fést i a porta via” (porta via tutte le feste) è legata, soprattutto in Alta Valtellina, un’usanza del tempo andato, quella del “gabinàt”.
La parola "gabinàt" deriva dal tedesco “Gaben Nacht” (notte dei doni) ed è un’esclamazione che si lancia, dai vespri della vigilia sino a quelli del giorno dell’Epifania, a quanti si ha occasione di incontrare per la via o nelle case, cercando sempre, anche con  astuzie e abili stratagemmi, di non lasciarsi prevenire. Chi infatti si sente rivolgere tale esclamazione deve, per consuetudine, offrire semplici dolci o una bicchierata, cioè “pagà ‘l gabinàt”, a chi l’ha colto di sorpresa.

Note sul "Gabinàt", tratte dal portale delle risorse culturali in Alta Valtellina:
www.altavaltellinacultura.com
a presto 
Patri

04 gennaio 2014

IKEA ..... fantasia e ....il mio primo, semplicissimo, tutorial!!!



I buoni propositi vanno sempre mantenuti ed il mio giace inerte da un pò, ora voglio veramente porvi rimedio preparando il mio primo, semplicissimo tutorial.
Ordunque, tempo fa, durante una delle incursioni a Ikea.... (chi mi conosce sa che mi piace "ravanare" all'"Angolo delle occasioni") ho trovato l'imbottitura leggera per un piumino alla modica cifra di euro due (aveva una piccola scucitura).
A proposito di Ikea sapete vero che ora certi articoli si possono acquistare on line?
Ma torniamo a noi: nell'armadio straripante delle stoffe ho recuperato un tessuto di cotone rimasto inutilizzato e detto fatto ho pensato di confezionare un caldo piumino per accoccolarmi al calduccio sul divano.

Passo alle spiegazioni:
occorrente
piumino misura  cm  150  x cm   200.
tessuto di cotone leggero cm  420 x  H 1,50 (è compreso anche il tessuto per le decorazioni)
ovatta sintetica
filo per cuciture a macchina in tinta.

1° versione:

1. doppiare il tessuto con il diritto all'interno e cucire il tutto a sacchetto lasciando una piccola apertura al centro del lato corto (circa cm 30).
2. rivoltare il sacchetto e stirare.
3. confezionare 6/8 cuori delle dimensioni preferite cucendo il tessuto con il diritto all'interno, praticare un'incisione a croce su uno dei lati e rivoltare il cuore sul diritto, imbottire leggermente con dell'ovatta sintetica. Stirare con cura.


4. disporre i cuori sul lato corto del piumino (lato A) e sul lato corto (lato B) , appuntare gli stessi con degli spilli.  Cucire i cuori  a punto nascosto.


5. ora inserire nel sacco il piumino e chiudere con piccoli punti l'apertura lasciata durante la fase 1.
6. fare delle piccole cuciture a X con la macchina da cucire o a mano, distribuite in  modo simmetrico al fine di fissare l'imbottitura e voilà: il caldo piumino da divano è pronto.

2° versione:

1. doppiare il tessuto con il diritto all'interno e cucire il tutto a sacchetto lasciando una piccola apertura al centro del lato corto (circa cm 30).
2. rivoltare il sacchetto e stirare.
3. ora inserire nel sacco il piumino e chiudere con piccoli punti l'apertura lasciata durante la fase 1.
4. preparare il cuore di carta e disporlo sui due lati corti del piumino, appuntarlo con degli spilli. Cucire la sagoma del cuore a macchina o mano prendendo tutti gli strati di tessuto e trapuntando lo stesso. La trapuntatura può essere fatta anche a mano. Spostare di volta in volta la sagoma  del cuore trapuntato distribuendola in modo casuale anche su tutta la superficie del piumino per fissare l'imbottitura e voilà: il caldo piumino da divano è pronto.
7. naturalmente le varianti delle applicazioni sono infinite e legate al gusto personale; cuori, farfalle, fiori ecc.
E' una cosa molto semplice, ma solitamente le cose più gradevoli sono quelle realizzate con semplicità.
Se vi è piaciuto il suggerimento e volete provare, mi piacerebbe vedere i vostri risultati.



Patri
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